I temi della longevità imprenditoriale e dell'identità del Made in Italy sono stati affrontati con entusiasmo e partecipazione nel corso dell'Incontro di Primavera della Unione Imprese Centenarie Italiane che si è tenuto venerdì 22 marzo presso l'associato Acetaia Giusti 1605 di Modena.
La reunion presso Acetaia Giusti 1605 è stata anche l‘occasione per presentare i progetti 2024 della Unione Imprese Centenarie Italiane che anche quest’anno organizzerà incontri stagionali presso i propri associati legandosi poi, per il quarto anno consecutivo, alle celebrazioni della Capitale Italiana della Cultura. L'Unione sarà quindi presente il prossimo dicembre a Pesaro 2024 con un programma di iniziative nel quale spiccano il Premio Centum (Don Antonio Loffredo, Paolo Fresu e Christian Greco i destinatari delle precedenti edizioni) e il Premio di Laurea “Urbani Tartufi” riservato agli studenti delle università italiane.
"Il nostro obiettivo è quello di porci come associazione di riferimento del panorama italiano per quanto attiene alla tutela e alla promozione dei valori materiali e immaterali d'impresa" ha affermato il Presidente Amarelli.
"La Unione Imprese Centenarie Italiane rappresenta un unicum per la longevità dei propri associati e abbiamo notato che è forte l'interesse delle nuove generazioni per questo settore del Made in Italy" ha aggiunto la Vice Presidente Costanza Musso.
L'evento, suddiviso in una parte privata (legata allo svolgimento dell'Assemblea Generale) e in una pubblica (aperta ai rappresentanti delle imprese centenarie del territorio modenese e non solo: tra queste, Monari Federzoni, Renzi Francesco, Olio Librandi) ha visto la la presentazione del libro “Senza Scadenza. L’intramontabile packaging Made in Italy”, scritto dalla giornalista Camilla Sernagiotto. Un volume che rappresenta un affascinante viaggo attraverso le confezioni più memorabili prodotte da oltre 60 aziende italiane: dal barattolo della colla Coccoina al vaso bianco e blu di Amarena Fabbri fino alla tazzina marrone della Coppa del Nonno e al tubetto di Crystal Ball.
Nel corso della giornata i partecipanti hanno anche potuto esplorare la storica Acetaia Giusti 1605, la più antica acetaia di Modena al mondo con oltre 400 anni di storia, oggi guidata con passione, entusiasmo e slancio innovativo dalla 17esima generazione della famiglia. E' stato proprio il CEO di Acetaia Giusti, Claudio Stefani (nella foto a destra con il Presidente della Unione Fortunato Amarelli) a guidare gli ospiti in una visita a questo luogo magico, dove tradizione e innovazione si coniugano alla perfezione, tra botti del 1700 e 1800 ancora in attività, collezioni storiche e nuove linee di prodotti.
Acetaia Giusti 1605 ha recentemente rinnovato lo stabilimento produttivo aziendale, creando una nuova sede di circa 3000 mq strutturata in chiave moderna, smart, efficiente e soprattutto sostenibile. Un investimento strategico per lo sviluppo dell’attività, che aspira a migliorare il benessere dei dipendenti e del territorio.