Innovazione - Aprile 2021
L’innovazione rappresenta l’atto di innovare, ossia di modificare l’ordine delle cose per fare cose nuove. Indica mutamento, cambiamento di stato, introduzione di nuovi sistemi, di nuovi metodi, di nuove forme organizzative, di nuovi modi di pensare, di nuovi prodotti.
In sostanza, l’innovazione è il movimento che porta al “nuovo” ritenuto necessario per rispondere alle esigenze del tempo presente, non rinunciando a frugare tra istanze ancora latenti. E’ parte di ogni attività umana, ma caratterizza in particolare l’azione imprenditoriale, perché imprenditore è chi imprende e come tale è chi fa cose nuove.
Per l’impresa l’innovazione assume, così, i tratti di un elisir di lunga vita, in quanto mutando il contenuto e il valore delle relazioni aziendali le proietta su un orizzonte temporale illimitato. D’altra parte, è chiaro come un’impresa non possa permanere sul mercato se non percorre la via dell’innovazione: lo stare fermi, infatti, non è contemplato in un mondo in cui “l’unica costante è il cambiamento”.
Nei fatti, l’innovazione è per l’impresa come un viaggio, un viaggio incessante alla ricerca di nuove strade da percorrere, per dare un senso al suo essere parte costruttiva di una comunità. Viaggio condotto sulle strade della curiosità, della creatività, del cambiamento, del futuro, della tecnologia e del coraggio. Sì, anche coraggio, perché innovare significa abbandonare una situazione conosciuta per entrare in una che tale non è, significa cambiare. E ben si sa quanto coraggio occorra per vivere il cambiamento con le incertezze, le ansie e le nostalgie che porta con sé. Viaggio che le imprese centenarie hanno intrapreso in un tempo lontano. Nel momento in cui “la scintilla imprenditoriale” seppe “accendere” un sogno, poi disegnato in un’idea che prese forma e fu realizzata grazie ad un’organizzazione rivelatasi poi idonea a “vivere in alleanza con il tempo”.
A volte attraverso una conduzione familiare rinnovata in una molteplicità di generazioni, a volte attraverso mutamenti negli assetti proprietari. In ogni caso camminando nella storia e nel suo divenire tra cambiamenti politici, sociali, economici, tecnologici, di mercato, oltre che rivoluzioni e crisi di ogni genere.
In questo, le imprese centenarie hanno sempre saputo interpretare il loro presente, pur in una ovvia ciclicità evolutiva che ha visto nel cammino intrapreso il susseguirsi di slanci, rallentamenti, crisi e rilanci in un ciclo di vita che disegna il percorso della longevità.
Sono imprese che si caratterizzano per un aspetto del tutto particolare che le contraddistingue dall’impresa tout court. Invero, la loro storia mostra come siano “innovative per tradizione”, ovvero capaci di connettersi senza soluzione di continuità all’evoluzione dell’ambiente. Lo fanno attraverso una originale alchimia di continuità e cambiamento originata “dall’atmosfera evolutiva” che si respira nell’organizzazione, grazie all’armonizzazione dello spirito imprenditoriale iniziale con i valori, l’immaginazione e la creatività del tempo presente vissuto.
Stato che nei fatti genera “intraprenditorialità” con la diffusione di atteggiamenti imprenditoriali tra i partecipanti al sistema aziendale. Condizione, questa, che nutre l’anima e la cultura dell’impresa in un continuum tra passato e futuro vissuto secondo un modello organizzativo unico e distintivo: la trad-innovazione, ovverosia, l’innovazione nella tradizione, elemento fondante la competitività delle imprese centenarie.