Imprese e passaggio generazionale

View access
Guest
Alias
imprese-e-passaggio-generazionale
Captcha
captcha
Category (main)
Created by alias
Disable comments
disable_comments
Displaying parameters
display_params
ID
750
Version information
item_screen
JImages
jimages
JUrls
jurls
Language
it
Language associations
lang_assocs
Layout parameters
layout_params
Layout selection
layout_selection
META data
{"robots":null,"xreference":"","author":"","rights":""}
Notify owner
notify_owner
Notify subscibers
notify_subscribers
Permessi
perms
Publish down (date)
0000-00-00 00:00:00
Publish up (date)
2015-07-20 12:36:36
SEO configuration
seoconf
Timezone info
timezone_info
Versioni
versions
Publish changes
vstate

Oltre il 50% delle imprese interpellate non avrà un familiare che ne continuerà l’attività, in quanto il titolare o è intenzionato a chiudere (37%) o venderà l’azienda (15%). Risultato sorprendente che emerge da un’indagine Panel Data che ha intervistando 800 titolari di imprese individuali.

 

Solo il 48% delle aziende intervistate affronterà il problema del passaggio generazionale, in particolare il 32% sta già affrontando questa problematica, mentre il restante 16% lo farà a breve.

Le aziende “storiche” e non di prima generazione sono le più propense per tradizione familiare a continuare l’attività aziendale.

Si evidenzia in particolare un maggiore interesse al passaggio generazionale nelle aziende produttive e in quelle localizzate a Nord.

Il passaggio generazionale avverrà nella maggior parte dei casi (62%) con il trasferimento della proprietà aziendale ad un familiare che è già inserito nell’azienda o che verrà comunque inserito nell’organico lavorativo a breve (23%). Solo il 15% degli imprenditori dichiara che a causa del poco interesse dei figli la famiglia manterrà la proprietà, ma la conduzione sarà affidata ad un manager esterno.

Per la maggior parte degli intervistati questo passaggio avverrà senza particolari problemi (62%) o sarà difficile, ma comunque superabile (22%); solo il 16% lo vede difficile e problematico.

Emerge inoltre che gli imprenditori di “domani” saranno comunque più preparati dei loro genitori: l’84% ha un titolo medio alto e nel 60% dei casi è inerente con l’attività aziendale.

Più critica la situazione dei titolari che dichiarano che la loro impresa non avrà continuità: per 4 imprenditori su 10 il motivo principale è la difficoltà di fare impresa nel nostro Paese, inoltre il 33% si dichiara sfiduciato e preferisce che i figli facciano altre scelte lavorative.

Lo scarso interesse o capacità dei figli è la principale causa per il 18% degli imprenditori, infine circa l’8% degli imprenditori dichiara di non avere un successore.

A livello settoriale i motivi economici vengono dichiarati in misura maggiore nei comparti come l’edilizia e la produzione.

Fonte: www.paneldata.it