Marchesi Antinori, una grandiosa identità di 58.000 mq

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Un taglio nel ventre della collina, 58.000 mq che si armonizzano alla perfezione con il territorio più autentico del Chianti, e che vogliono simboleggiare in grande stile nientemeno che la forte identità culturale di questa impresa ultracentenaria fiorentina che va avanti da ben 26 generazioni: la Marchesi Antinori 1385.

 

Avveniristica nell’ispirazione progettuale ma ispirata alle chiese rinascimentali fiorentine, la nuova cantina Antinori di Bargino (San Casciano in Val di Pesa) è stata inaugurata lo scorso 25 ottobre alla presenza di 700 invitati, tra cui molti esponenti del mondo imprenditoriale toscano ed italiano, e del ministro dell'Ambiente Corrado Clini.

La nuova ‘creatura’ dei Marchesi Antinori, realizzata sbancando una collina intera e poi ricoprendo di terra l'edificio, è la conclusione di un investimento con numeri da capogiro: è costata circa 100 milioni di euro, consiste di 287.000 metri cubi ricavati su 12 ettari di campagna e ottenuti 'gettando' 40.000 metri cubi di cemento più 3,5 milioni di chili di armatura in ferro. La superficie utilizzabile è di 58.000 metri quadri, 5 sono stati gli anni di lavoro.

Nel cuore della collina ora c'é un edificio con tre navate lunghe 75 metri dove a una temperatura naturale costante di 17 gradi riposano centinaia di barriques e (molte meno) botti per un potenziale di 2,5 milioni di bottiglie 'lavorate' all'anno. Fuori, sul 'tetto' non visibile della cantina, è piantato un vigneto che a scopo didattico riunisce tutte le varietà di vitigni del Chianti, anche quelli semi-dimenticati.

Insieme alla cantina, oltre a magazzini e zona di imbottigliamento, ci sono museo con documenti dall'età moderna ad oggi, sale degustazioni, orciaia, vinsanteria, ristorante, libreria, auditorium da 250 posti, un negozio, gli uffici del gruppo che per la prima volta dopo circa sette secoli - fatta salva la sede legale - da Firenze si spostano a Bargino. Il pubblico dei visitatori e degli enoturisti potrà accedervi dal prossimo febbraio. "E' un progetto che ha un grande rispetto per l'ambiente e il paesaggio toscano, da cui abbiamo avuto molto, e che ci avvicina alle nostre radici  - ha commentato il marchese Piero Antinori - Abbiamo voluto contemperare l'esigenza della produzione con quello dell'ambiente. E' una tappa importante, per me la conclusione di 50 anni di lavoro ma per la mia impresa non rappresenta certo un punto di arrivo".

L'architetto fiorentino Marco Casamonti ha spiegato che nella nuova cantina "si è cercato di integrare tre aspetti immancabili del mondo rurale toscano: lo spazio sacro, il borgo, l'opificio", mentre il direttore generale Renzo Cotarella ha evidenziato alcuni dati del gruppo, che nel 2012 si aspetta ricavi per 150 milioni di euro e 18 milioni di bottiglie vendute (65% per l'export).