Cantine D'Alfonso del Sordo 1860 entra nella Unione

View access
Public
Alias
cantine-d-alfonso-del-sordo-1860-entra-nella-unione
Captcha
captcha
Category (main)
Created by alias
Disable comments
disable_comments
Displaying parameters
display_params
ID
1716
Version information
item_screen
JImages
jimages
JUrls
jurls
Language
Tutto
Language associations
lang_assocs
Layout parameters
layout_params
Layout selection
layout_selection
META data
{"robots":null,"xreference":"","author":"","rights":""}
Notify owner
notify_owner
Notify subscibers
notify_subscribers
Permessi
perms
Publish down (date)
0000-00-00 00:00:00
Publish up (date)
2022-08-22 05:54:09
SEO configuration
seoconf
Timezone info
timezone_info
Versioni
versions
Publish changes
vstate

D G 1365Un nuovo associato entra a far parte della Unione Imprese Centenarie Italiane. Si tratta di Cantine D’Alfonso del Sordo, azienda con sede a San Severo (Foggia) che vanta una tradizione familiare risalente al 1860. Dopo Casa Vinicola Apollonio 1870 di Monteroni di Lecce e Cantina Coppola 1489 di Gallipoli, un altro marchio pugliese del settore vitivinicolo aderisce all’associazione italiana che tutela le eccellenze più longeve del Made in Italy.

La storia dell’azienda Cantine D’Alfonso Del Sordo nasce allorché alcuni membri della famiglia, appassionati agricoltori, diedero inizio alla coltivazione della vite nelle tenute situate nell’agro di San Severo: il barone Antonio Del Sordo (che aveva destinato alla coltura della vite una parte dei suoi possedimenti situati nei territori di San Severo e Lucera) e Ludovico D’Alfonso (viticoltore appassionato, che già a quei tempi sceglieva le uve migliori dei suoi vigneti e le vinificava nei sotterranei della sua abitazione).

Per assicurare la continuità del casato agli inizi del 1900 Giovanni Del Sordo, figlio di Antonio, non avendo discendenti, decideva di adottare Felice D’Alfonso, figlio di Ludovico: nasceva così la famiglia D’Alfonso Del Sordo.

Nella seconda metà del 1900 Antonio D’Alfonso Del Sordo, figlio primogenito di Felice, costituisce una società, ponendo le basi per una espansione commerciale dell’azienda di famiglia decidendo, inoltre, di costruire un grande stabilimento vinicolo nel cuore delle sue tenute, e trasferire l’attività di trasformazione, invecchiamento e imbottigliamento del vino ancora esercitata, seguendo la tradizione di famiglia, nelle cantine del centro di San Severo, nella più comoda tenuta “Coppanetta”, in contrada Sant’Antonino da Piede.

Nel 1993, dopo la prematura scomparsa di Antonio in un tragico incidente aereo, la gestione dell’azienda passa a Gianfelice D’Alfonso Del Sordo, che, insieme alla moglie Celeste, continua ad investire risorse ed energie per la promozione dei vini D’Alfonso Del Sordo su vari mercati esteri dove il marchio non era ancora presente. Inoltre grazie alla collaborazione di affermati enologi come Severino Garofano e Luigi Moio, caratterizza sempre di più la qualità dei vini prodotti dall’azienda e inizia la valorizzazione dei due più importanti vitigni “autoctoni” della Puglia settentrionale: il “Bombino bianco” ed il “Nero di Troia”.

In particolare, ricordando gli sforzi che suo padre aveva affrontato verso la fine degli anni settanta per reperire un clone particolare di questo vitigno, nel febbraio del 2002 conclude con l’Università di Foggia una convenzione per invogliare gli studiosi della facoltà di agraria a valutare e studiare le potenzialità del Nero di Troia.

Intuizione che si rivelerà vincente visto che, dalle prime vinificazioni in purezza di Uva di Troia o Nero di Troia, oggi molte sono le cantine che hanno deciso di dedicare uno o più vini proprio a questa varietà.

Cantine D’Alfonso Del Sordo 1860 è il secondo associato ad aderire alla Unione nel 2022, dopo Pasta De Cecco 1886 di Fara San Martino (Chieti). La Unione Imprese Centenarie Italiane, nata nel 2000 a Firenze dove ancora conserva la propria sede, abbraccia oggi 41 imprese di 11 regioni d’Italia.

www.dalfonsodelsordo.it