Successo a Lucca per l’Incontro d’Autunno presso Manifatture Sigaro Toscano 1818
Venerdì 11 ottobre la sede di Manifatture Sigaro Toscano 1818 a Lucca è stata il palcoscenico dell’Incontro d’Autunno della UISI Unione Imprese Storiche. I rappresentanti delle imprese ultracentenarie associate e i loro ospiti hanno potuto apprezzare tutto il fascino di uno stabilimento di produzione da dove ha origine uno dei grandi prodotti di eccellenza del Made in Italy. La visita ha permesso di toccare con mano le varie fasi della produzione e del confezionamento del ‘Toscano’ e di ammirare il lavoro delle sigaraie, un lavoro rimasto identico a quando è nato e che ha segnato la storia dell’emancipazione femminile in Italia: sono state proprio le sigaraie infatti a ottenere i primi asili nido e la stessa paga degli uomini. Una conferma, questa, del forte valore sociale e del simbiotico legame territoriale di cui ancora oggi è testimone l’impresa Manifatture Sigaro Toscano che ha da poco tagliato il prestigioso traguardo dei 200 anni di attività.
L’Incontro d’Autunno ha anche offerto un interessante approfondimento “Le Imprese Ultracentenarie: patrimonio storico e reputazione intangibile”. Coordinato da Franco Torrini (Soprintendente dell’Osservatorio Scientifico-Culturale della Unione), l’incontro ha visto la partecipazione come relatori di Daniele Pitteri (membro dell’Osservatorio Scientifico della Unione nonché direttore della Fondazione Modena Arti Visivedi Modena) e di Ledo Prato (segretario generale dell’associazione Mecenate 90, associazione che si occupa di valorizzazione e gestione dei beni culturali e dello sviluppo turistico). Proprio Pitteri e Prato si sono soffermati sullo straordinario ‘’potenziale’ della Unione, sulla cristallizzazione dei requisiti di appartenenza e sugli elementi patrimoniali intangibili del Made in Italy che determinano la reputazione d’impresa. “La reputazione di un’impresa oggi è l’asset intangibile più importante – hanno sostenuto i due relatori - Determina valore culturale, sociale, economico e finanziario, determina il carattere e il contenuto di una marca da cui ci si aspetta che generi valore sia per i consumatori, che per gli investitori. Ecco perché la reputazione e il suo impatto sono diventati un dato calcolabile. Ma la reputazione, oltre a impattare in maniera determinante su quanto appena esposto, possiede anche un carattere unico e fondamentale per un’azienda: la transitività, ovvero si trasferisce da un soggetto all’altro anche solo sulla base dei meccanismi di appartenenza a gruppi sociali affini o a contesti culturali simili”. In tal senso, l’affiliazione di una impresa ultracentenaria all’Unione, se da un lato trasferisce altra reputazione all’associazione, dall’altro ha il vantaggio di trarne ulteriori benefici reputazionali in fatto di appartenenza a un contesto culturale e imprenditoriale omogeneo quale quello del Made in Italy più longevo.