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Al fisico Roberto Cingolani la "Chiave dell'Unione" 2018,
lunedì 10 dicembre la consegna a Firenze



E’ il fisico Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’IIT Istituto Italiano di Tecnologia, il destinatario de ‘La Chiave dell’Unione’, riconoscimento promosso dalla UISI Unione Imprese Storiche Italiane, associazione che abbraccia le marche ultracentenarie che hanno scritto la storia del Made in Italy. La cerimonia di consegna si terrà lunedì 10 dicembre (con inizio alle 19.30) presso Palazzo Incontri, a Firenze, nel corso del tradizionale Incontro d’Inverno organizzato dall’associazione.>
Il riconoscimento de ‘La Chiave dell’Unione’ è riservato a personalità italiane del mondo della cultura, della scienza, dell’economia che con il loro agire abbiano aperto e solcato un percorso innovativo tale da contribuire al progresso del Paese in una dimensione etica e sociale coniugabile con le finalità della UISI Unione Imprese Storiche Italiane. “Scienziato visionario di fama internazionale, il cui ruolo propulsivo in diversi campi della scienza dello stato solido ha permesso lo sviluppo di importanti sinergie tra Ricerca e Imprese, in un quadro di lungimirante attenzione all'armonica compatibilità tra progresso tecnologico e qualità dell'esistenza umana”. Questa la motivazione del riconoscimento attribuito a Roberto Cingolani da parte della Giuria 2018 e dal Comitato d’Onore istituiti per individuare le candidature.
Milanese di nascita, 56 anni, Roberto Cingolani si è laureato in Fisica all’Università di Bari, si è perfezionato alla Normale di Pisa, ha lavorato in Germania, Giappone e Stati Uniti. Dal 2005 dirige l’IIT Istituto Italiano di Tecnologia, fiore all’occhiello della ricerca italiana. Cingolani è considerato tra i maggiori esponenti del mondo nel campo delle scienze dei materiali e delle nanotecnologie, si è occupato anche di robotica e di intelligenza artificiale (nel 2015 è uscito il suo libro ‘Umani e umanoidi. Vivere con i robot’), del rapporto tra innovazione e tecnologia, in una prospettiva di crescita locale e globale da un punto di vista sociale, culturale e anche imprenditoriale.
“Le imprese ultracentenarie guardano con grande attenzione a tutte le sollecitazioni che arrivano dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica - afferma Eugenio Alphandery, presidente della UISI Unione Imprese Storiche Italiane – E questo perché nei secoli sono state capaci di adeguarsi ai cambiamenti in una prospettiva di crescita qualitativa e nel rispetto delle proprie tradizioni e delle proprie competenze secolari”.
“Sono onorato di ricevere questo riconoscimento con queste motivazioni. Tutto quello che ho raccolto durante il mio percorso di carriera l’ho impegnato nella costituzione dell’Istituto Italiano di Tecnologia che dopo appena 10 anni può vantare oltre 700 brevetti, 18 spinoff che hanno creato più di 100 nuovi posti di lavoro e centinaia di progetti in collaborazione con le imprese dimostrando come anche in Italia si possa costruire una realtà in grado di creare reali sinergie con il mondo privato ed impattare sul sistema produttivo nazionale” racconta il direttore scientifico IIT Roberto Cingolani.